Maurizio Ferrandi
Da oltre quarant’anni segue le vicende altoatesine, che ha raccontato dalle pagine dei quotidiani L’Adige e Alto Adige, dagli schermi della televisione privata TVA e poi, per venticinque anni, dai microfoni della RAI di Bolzano. Attualmente è libero collaboratore del portale giornalistico Salto.bz.
Alla quotidianità dell’impegno professionale ha affiancato da sempre l’interesse per la storia altoatesina dei decenni più recenti. Alla tesi di laurea sulle opzioni (1978) è seguita, nel 1987, la biografia di Ettore Tolomei (L’uomo che inventò l’Alto Adige, editore Publilux) recentemente uscito in veste totalmente rinnovata e con il titolo “Il Nazionalista” per i tipi dell’Editore Alphabeta.. Per la RAI ha realizzato documentari e programmi sula storia dell’autonomia, sull’Accordo Degasperi Gruber e, nei mesi scorsi, i ritratti del fotografo Albert Ceolan e dell’avvocato bolzanino Arnaldo Loner.
Dopo aver diretto per oltre un decennio le redazioni italiana e ladina della RAI, ha deciso di dedicarsi alla ricerca storica. Frutto di questa scelta i volumi dedicati al rapporto tra Benito Mussolini e l’Alto Adige (Curcu & Genovese editore, 2015) e per l’editore Alphabeta i due volumi sulla storia parlamentare della questione altoatesina (Al Brennero ci siamo e ci resteremo - 2017 e Dibattiti e dinamite- 2018). Sempre per Alphabeta ha curato, assieme a Gabriele Di Luca, i due volumi dell’antologia Pensare l’Alto Adige, dedicata agli scritti dedicati all’Alto Adige da autori italiani nell’ultimo secolo.