I supermercati cercano di tenersi stretti i clienti con la distribuzione, a fine anno commerciale, di premi fedeltà. Nel supermercato della Provincia di Trento brilla come una stella il “premio fedeltà” attribuito dal responsabile, suo malgrado, della pubblica istruzione ad una fedele collaboratrice. Promossa “sostituta” del dirigente dell’Ufficio Relazioni istituzionali. Un incarico di prestigio per il quale è stato creato, in pieno agosto (il 25), un nuovo ufficio “al fine di garantire in particolare il necessario affiancamento alla dirigenza nelle attività relative all’organizzazione di iniziative su temi che rivestono particolare rilevanza per il Trentino”. Ci fosse stato prima, questo ufficio e questo incarico, la neopromossa avrebbe evitato forse la brutta figura dell’allontanamento del dirigente Marzio Maccani dal suo ufficio perché reo di aver fatto il proprio dovere: aver detto e non aver firmato che per il concerto di Vasco Rossi (maggio 2022) erano carenti le uscite di sicurezza. La Magistratura, come noto, ha costretto la Giunta Provinciale a restituire ruolo e funzione al dirigente allontanato. Avessero “affiancato” al dirigente Maccani una persona di fiducia (della Giunta) si sarebbero evitati ricorsi e giudizi poco lusinghieri nei confronti del Palazzo. E si sarebbe potuto creare un nuovo posto dirigenziale. A pensarci prima…
Quanto al Golem, ecco che cosa pensa:
È scivolata, fra le pagine dei giornali, una notiziola solo apparentemente secondaria. Si tratta della nomina di un “sostituto del direttore” dell’ufficio relazioni istituzionali della Provincia. Una nomina, scrive “L’Adige”, voluta dall’Assessore alla (d)Istruzione Mirko Bisesti, ormai arrivato alla fine della Legislatura (e sperabilmente anche della sua carriera politica) per premiare la sua segretaria personale. Niente di nuovo, anche se la sfacciataggine è diventata ormai stile di governo. Rendere infatti palese la possibilità di fare carriera solo dopo aver “servito” il potente di turno è uno schiaffo in faccia a tutti quei dipendenti pubblici che si impegnano, studiano, si aggiornano e, giustamente, ambiscono a fare carriera. Sforzi inutili. Si mettano il cuore in pace e si facciano qualche tessera di partito (possibilmente intercambiabile).
In quest’arte della “promozione per fedeltà” si è sempre distinto l’Assessore alla “Conoscienza”. Prima ha promosso il suo segretario personale, in odore di settarismo con “QAnon”, a direttore di un ufficio creato apposta per lui. Poi si è esibito, creando anche qui un ufficio apposito, in quest’ennesima nomina “per meriti” di una funzionaria che qualcuno ricorda già militante di sinistra, poi segretaria personale dell’autonomista Francesco Moser, poi migrata verso il centro dellaiano e adesso “fedele alla linea” leghista e di destra. Non c’è che dire: i meriti sono meriti! Ma non basta. L’Assessore alla Kultüra ha creato direzioni di uffici pubblici per i suoi segretari, ma anche per ex candidati leghisti o “amici degli amici”, diventati così dirigenti, direttori e “capi” in qualche ufficio provinciale. Certo, ci sono stati ricorsi che, come sempre, la Giunta ha perso, ma la macchina del “promozionificio” non ha mai smesso di funzionare.
Nessuno sa se Bisesti supererà l’esame del voto, ma se così non fosse lascia comunque un’eredità di indubbi “meriti”. Ognuno, d’altronde, passa alla storia come può.
Il Golem