Comincia il magna-magna elettorale. Prendono il via i comizi con cena al seguito perché la posta in gioco è ghiotta. Ne va del potere di disporre dei bottoni nelle stanze che contano e di predisporre poltrone e strapuntini per gli amici e gli amici degli amici.
Non volevamo crederci, tant’è che abbiamo fatto un paio di telefonate per verificare che non fosse una fake news, che sta per notizia falsa o gonfiata. Invece è tutto vero. Il simpatico vicepresidente del Consiglio Regionale del Trentino-Alto Adige, il leghista Roberto Paccher, valsuganotto doc, martedì 22 agosto 2023 offre una “bicchierata con trippa alla parmigiana per tutti”. Avverrà a partire dalle ore 17 presso l’ottimo ristorante Brenta, sul viale principale che, dalla Supervalsugana, sale verso il centro di Levico Terme. E dopo aver mangiato, mangiato e ben bevuto, ecco alle 17.30 la presentazione del libro “La mia storia – Cinque anni speciali alla guida della Provincia Autonoma di Trento”, 186 pagine, editrice Del Faro, 15 euro, scritto a quattro mani assieme al giornalista Gianpaolo Tessari, dell’ufficio stampa del Consiglio Regionale, dal presidente uscente della Giunta Provinciale di Trento, l’egregio signore Maurizio Fugatti.
L’abbinata vincente, trippe-autobiografia fugattiana, allieterà il volgo e l’inclita a due mesi esatti dalla chiamata alle urne fissata per domenica 22 ottobre. Fin dal tempo dell’antica Roma, “Panem et circenses”, pane e giochi (circensi), erano le aspirazioni della plebe. Di più, nel caso di specie, in Valsugana vi si aggiunge la cultura. La narrazione su carta bianca dell’autobiografia “fugattiana” prende il via dalle origini del nostro, veronese trapiantato ad Avio, dai suoi giochi con la palla ai calci ed alle palle da politico dei gazebo; dalla Padania di Bossi fino al “Papeete” e al Salvini-pensiero.
Nella principale e più nota libreria di Trento, l’Ancora, in tre settimane ne sono state vendute 13 copie. Tante, per l’autobiografia di un vivente catapultato dalle urne sul poggio più elevato delle aquile di piazza Dante.
Non avendo mai frequentato cotal signore, salvo un paio di casuali “buongiorno” negli incontri istituzionali, non siamo in grado di descriverne l’acume politico, la lungimiranza di mente o se ci sia un pensiero. Stando ai risultati, i cinque anni di s-governo dell’autonomia, francamente, ci sembrano di assoluta mediocrità. Ma il nostro è un parere e, come tale, suscettibile di parzialità.
Non ce ne vogliano coloro che nell’urna metteranno una croce sul suo nome. Hanno tutto il diritto a consumare la solita minestra. Di trippe.
Del resto non è che il minestrone che dovrebbero cucinare sul versante opposto abbia già fatto venire l’acquolina in bocca. Siamo ancora agli sbuffi di fumo o poco più. I sondaggi riservati che girano tra gli addetti ai lavori, a due mesi dalle elezioni danno vincente ancora una volta il centrodestra ma senza far scattare il premio di maggioranza.
Insomma, Fugatti & C. dovranno accontentarsi di una maggioranza risicata di 18 seggi contro 17. A meno di voltagabbana, sempre pronti e della cui propensione hanno già dato fulgido esempio nella morente legislatura, Fugatti sarà un’anatra zoppa. L’incognita resta sul risultato di “Fratelli d’Italia” (i post fascisti in Trentino non hanno mai avuto grandi numeri) ai quali s’è aggregato, per dissolversi, il fu Partito Autonomista. Quest’ultimo, più che all’idea pare tenere a una cadrega per un paio dei suoi.
Se, come pare, il PD si accontenterà di essere il miglior perdente ed è pronto a lacerarsi ulteriormente per un posto in lista, Fugatti potrà contare ancora su un’opposizione morbida e inesistente come l’attuale. Stendiamo un velo pietoso su “Campo Base” che non solo non ha ancora piantato un chiodo ma che rischia di restare al palo. Quanto al competitor di Fugatti, il candidato presidente dott. Valduga, da persona perbene qual è, se non si dà una mossa rischia di scomparire prima ancora di comparire. Come dissero di papa Luciani: “Mostrato ma non veduto”.
Ad oggi, l’unico in grado di impensierire il presidente uscente resta l’ex senatore leghista Sergio Divina. Il quale conosce come pochi i vizi e le virtù del Fugatti-pensiero ed è deciso a far trangugiare all’ex sodale del Carroccio l’amaro calice della rivalsa. Potrebbe essere Divina, infatti, la cesoia che azzoppa l’anatra e la cucina lentamente allo spiedo. Intanto accontentiamoci di trippe. Gratis. Paga Roberto Paccher. O chi per lui.
2 commenti
Complimenti al pensionato d’oro Folgheraiter per l’articolo che definire inelegante e antipatico è un eufemismo. La speranza è che con la nuova redazione del Nuovo Trentino on line i giovani prendano il sopravvento.
Gentile signor Chilovi, che il mio articolo possa risultare antipatico e inelegante, ma può anche definirlo come meglio crede, non mi offende certo, è nel suo diritto. Che possa essere anche un pensionato d’oro, padronissimo di pensarlo. La pensione che mi viene versata ogni mese è frutto di 40 anni di onorato servizio (o disonorato, veda lei).
Ciò che mi preme precisare è altro. Purtroppo (per lei) iltrentinonuovo.it non ha nulla a che fare con il Nuovo Trentino che ha chiuso le pubblicazioni oggi e che proseguirà con la testata on-line iltrentino.it
Il fatto è che l’editore Ebner, quando ha riaperto il Trentino, chiuso 15 gennaio 2021, ha preso una testata che io avevo depositato in Tribunale e che, per colpa mia, era “scaduta”. Poco male. Avevo tuttavia in mio possesso, visto che pago regolarmente il dominio web, la testata iltrentinonuovo.it che è on-line dal mese di marzo 2021.
Cosa le posso replicare? Scrivo per il mio piacere e per quei quattro lettori che trovano interessante, o meno, ciò che scrivo. Non ho alcuna pretesa di convincere qualcuno con ciò che penso e scrivo. Padronissimo lei di ritenere che gli attuali reggitori della cosa pubblica sono i migliori del bigoncio. La democrazia è libertà e il confronto è sempre utile. Soprattutto con chi non la pensa come noi.
Cordiali saluti
Alberto Folgheraiter
“Pensionato d’oro”.
Ps. Non porto via il posto di lavoro ad alcuno. Anzi, se ci sono giovani che scrivono e condividono le sue idee, tanto di guadagnato.