Lo chiamano “Masetto” il vino della famiglia Endrizzi, un Teroldego rosso, corposo, per gente tosta e di buon gusto; gente che, quando beve, beve come bevono gli alpini; che annaffia cibi saporiti. Soprattutto gente dei paesi, che ama la convivialità, che gioca a carte e alla morra. Alla cantina Endrizzi, mercoledì 26 luglio, si sono dati appuntamento in molti per ascoltare il Valduga-pensiero, per assistere alla presentazione “urbi et orbi “del candidato presidente del centro sinistra. Il quale, se fino a ieri c’era ma non si vedeva, ha levato il lenzuolo della discrezione per consegnare a tutti un documento con i punti del programma per il governo del Trentino.
Folla, contesto rurale, un luogo del fare ma anche del gusto, del piacere, del bello, della storia, a due passi dal confine col mondo dove si cambia lingua. Impossibile non esserci e impossibile non rimanere un po’ frastornati da una “location” informale per un appuntamento politico. Un popolo variopinto, appartenente a molteplici sigle, alcuni presenti con segno distintivo. Con una flûte in mano e una tartina in bocca cercavano di capire se fosse il momento giusto per una comune “valdughizzazione” collettiva. Francesco Valduga ha parlato con pacatezza, ha affrontato argomenti e temi, ha rassicurato, ha promesso ed ha tranquillizzato chi voleva capire se finalmente si partiva; se il Masetto degli Endrizzi era il luogo dello “start”, la sala parto del futuro presidente dell’autonomia. Un magnum di Teroldego con la firma di molti sostenitori è stato consegnato al Francesco Valduga che viene dalla terra del Marzemino. Con l’auspicio che allestisca per ottobre una grande enoteca, con vini da tutte le località trentine, per brindare ad un successo politico; che riceva il voto dei fedeli sostenitori e una benedizione, inattesa ma Divina. Io c’ero. Non avvezzo alle messe e alle funzioni religiose mi sono sentito un po’ a disagio per la formula e la liturgia. Sorvolando su tutto ciò, Valduga c’era e questa è una buona notizia. Tutto quanto ha detto e promesso da candidato presidente, lo ha scritto e distribuito (”verba volant e scripta manent”). Auguri al candidato.