C’è una tal signora che da qualche giorno spopola in popolarità, al punto che se fosse un po’ intelligente si proporrebbe subito per un posto ben remunerato alla Camera dei Deputati, a Roma. Cosa dite? Si è già arrampicata su uno scranno a Montecitorio? Ma dai, non può essere! Ci dev’essere una qualche omonimia.
Una parlamentare ha altre cose da fare: interrogazioni, ordini del giorno, predisposizione e votazione di disegni di legge, raccomandazioni per qualche posto al sole. Dopo il manuale “Cencelli”, di democristiana memoria, con il quale si stabilivano posti e strapuntini in base al peso politico della corrente (d’aria) di appartenenza, quella signora, che non conosciamo, s’è presa il tempo e fors’anche il gusto di dividere il mondo degli humani in due categorie. Per lasciarne imperitura traccia ai posteri ha postato il suo credo su uno dei social che vanno tanto per la maggiore. Ecco l’esame del DNA e dei gusti, non solo alimentari, secondo la geniale signora:
“Tipi di destra: amanti delle tradizioni, del buon cibo, di un calice di vino italiano, di decoro, ordine e sicurezza. Tipi di sinistra: adoratori di farine di insetti (sdoganate dell’Europa e pure dal governo italiano), imbrattatori di monumenti, fans di droghe libere e occupazioni abusive. Ecco perché sono una tipa di destra!».
Per metterci una toppa, la “tipa di destra”, ha spiegato al “Corriere della Sera” che ha pensato “al grande Gaber. Volevo fare una classificazione un po’ ironica”. Più che da ridere verrebbe da piangere se la signora fosse una onorevole deputata. Sicuramente è un’omonima di quella quarantenne, bancaria, ex leghista che siede sui banchi di Fratelli d’Italia. Amante del buon cibo, del calice di vino (meglio se veronese), del decoro, dell’ordine, della sicurezza. Ne siamo lieti perché tiene a bada anche il nostro Golem. Aiuto: ci è sfuggito e il mangiatore di insetti che è in lui ha ripreso a scrivere:
La passione per i gilet
Dopo aver compreso che a volte la testa serve solo per portare a spasso i capelli, ho letto con vero piacere il post pubblicato dall’onorevole A. A. (cercasi) sui tipi di destra e quelli di sinistra. Complimenti. A me è parso bellissimo. Non tanto come post, quanto come stimolo al ricordo (e alla digestione di alcuni insetti), perché mi ha consentito di rammentare ciò che diceva un caro amico, Karl Kraus: “Conosco uno che teneva la cultura nel taschino del gilet, perché c’era più posto lì che in testa”. Evidentemente, la signora deve possedere una innata passione per i gilet.
Il Golem
Ps. A proposito: noi che mangiamo con gusto i lombrichi di mare (gamberetti et similia), les escargot à la Bourguignonne (lumache di terra, cotte nel loro guscio e insaporite con prezzemolo, burro, aglio e pan grattato). Noi che non disdegniamo qualche cosciotto di rana in pastella, in quale girone dantesco ci ficcherà la sublime signora che ama il vino?
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