La notizia è stata diffusa oggi da “Salto”, il giornale bilingue on line, da sempre spina nel fianco dell’editore, con propensione al monopolio informativo, Michl Ebner (detiene, infatti, poco meno dell’80% della stampa in regione). Alla cooperativa Demos 2.0 e al portale “salto.bz” (acronimo di: Südtirol-Alto Adige), la casa editrice Athesia di Bolzano chiede un risarcimento-danni di 150 mila euro per una “continua e pressante campagna diffamatoria” contro il gruppo editoriale altoatesino. Senza entrare nei particolari di presunte diffamazioni, Athesia cita “salto.bz” per danni relativamente a 58 articoli diffusi dal giornale on-line in quattro anni, dal 2018 al 2022.
“Ad rivum eundem lupus et agnus venerant, siti compulsi. Superior stabat lupus, longeque inferior agnus…”. Certe notizie richiamano fiabe antiche di duemila e più anni. Arriva da Bolzano la sorprendente richiesta danni da parte dell’editore Ebner (un lupo sdentato?) alla cooperativa Demos che diffonde “salto.bz” (un agnello con le zanne?).
La favola di Fedro (poeta e scrittore romano vissuto fra il 15 a. C. e il 50 d. C.) ce la facevano tradurre dal latino in terza media o, forse, quarta ginnasio. “Un lupo e un agnello giunsero in riva a uno stesso ruscello. Il lupo stava più in alto, l’agnello più in basso…”. Cercando un pretesto per sbranare l’agnello, il lupo accusò il tenero ovino di intorbidire l’acqua nella quale si stavano entrambi abbeverando. “Come faccio, replicò l’agnello, a intorbidire l’acqua se tu sei più in alto e il ruscello scende verso il basso”? Poiché la giustificazione non faceva una piega, il lupo cambiò tattica: “Avanti sei mesi tu hai parlato male di me”. “Sei mesi fa non ero ancora nato”. “Allora è stato tuo padre a dire male di me” ringhiò il lupo schiumante di rabbia. E senza altro pretesto si fiondò sull’agnello e lo sbranò.
Dalla fiaba all’attualità. Scrivono Maximilian Benedikter (presidente della cooperativa che pubblica “Salto”) e il direttore responsabile della testata on-line Fabio Gobbato: “Il 9 febbraio 2023 è stata notificata alla cooperativa Demos 2.0 una richiesta di risarcimento danni che Athesia AG, Athesia Druck GmbH e Michl Ebner intendono far valere in tribunale contro l’editore del portale di notizie salto.bz, la cooperativa Demos 2.0 e il giornalista Christoph Franceschini per presunta diffamazione. La richiesta notificata riguarda non meno di 58 articoli pubblicati su salto.bz dal 2018 al 2022. Si tratta principalmente di articoli che ripercorrono il background politico ed economico del Gruppo Athesia, della Camera di Commercio dell’Alto Adige (di cui Michl Ebner è presidente da 15 anni) e del monopolio dei media nella regione Trentino-Alto Adige. Inoltre, sono indicate interviste a politici altoatesini (la senatrice della SVP Julia Unterberger, il senatore del PD Luigi Spagnolli), giornalisti (l’ex caporedattore dell’Alto-Adige Mauro Fattor) o difensori dei consumatori (Walter Andreaus e l’avvocato Massimo Cerniglia) che guardano con occhio critico alle attività della casa editrice Athesia.
I singoli articoli sono stati scritti da Fabio Gobbato, Lisa Maria Gasser, Christoph Franceschini, Paolo Ghezzi e Wolfgang Mayr. L‘accusa notificata elenca solo i titoli e le date di pubblicazione degli articoli, ma non le ragioni dettagliate della presunta cattiva condotta. Infatti, gli articoli sono frutto di ricerche che i redattori possono dimostrare in qualsiasi momento anche in tribunale. Al contrario, gli attori accusano salto.bz di una “continua e pressante campagna diffamatoria” contro il Gruppo Athesia e la famiglia Ebner. I singoli autori sono accusati anche di “stalking mediatico” e del reato di “calunniose insinuazioni di collusione con partiti politici e con la pubblica amministrazione”.
Per tornare alla richiesta danni presentata da Ebner-Athesia, i redattori di “Salto” sottolineano che “già solo per questo motivo è chiaro che la richiesta di risarcimento danni è un tentativo di impedire la pubblicazione di notizie critiche e la ricerca investigativa. Questa causa è un classico SLAPP [azione legale per intimidire i critici] con cui una società mediatica prepotente vuole eliminare un concorrente scomodo. Si tratta di mettere a tacere un organo di informazione critico”.
Nella questione si inseriscono il sindacato dei giornalisti del Trentino-Alto Adige, Assostampa Bolzano e la Federazione Nazionale della Stampa Italiana per annunciare che “si sta seguendo la vicenda giudiziaria in sede civile” riservandosi di “approfondire gli aspetti giuridici da parte del dipartimento sindacale della FNSI”. Il sindacato cita il presidente della Repubblica, Mattarella, il quale ha rammentato che “è diritto insopprimibile dei giornalisti la libertà di informazione e di critica”.
“Superior stabat lupus, longeque inferior agnus…”.