Da qualche giorno è nelle edicole e nelle librerie “Strenna Trentina 2023”. Il popolare almanacco ha superato il secolo di vita nel 2005. A testimonianza del cammino secolare, “Strenna” (che è edita da una cooperativa della quale è presidente il giornalista Marco Zeni) pubblica, in appendice, la riproduzione di tutte le oltre cento copertine, curata dal bibliotecario Alessandro Osele.
La copertina dell’edizione 2023 riproduce il “Drago Vaia”, scolpito nel legno a Lavarone quale testimone dell’emergenza climatica che a fine ottobre 2018 ha sconvolto anche le foreste del Trentino orientale. A “Vaia” è dedicato il racconto di una nonna a una nipotina, scritto da Monica Zorzi. La sciagura (11 vittime) del 3 luglio 2022 in Marmolada, con il crollo di una parte del ghiacciaio, causato dalle temperature elevate anche in quota, ha determinato la pubblicazione di vari pezzi sul delicato rapporto con la natura: piani forestali, ecomusei, grandi carnivori…
La rubrica “Cose di cinquant’anni fa” rimanda al suo storico curatore, Armando Costa, morto a 95 anni il 18 giugno 2022. Altri tre personaggi trentini che hanno concluso i loro giorni nel corso di un anno sono ricordati nelle pagine di “Strenna Trentina”: Luciano Imperadori (morto a 76 anni il 24 luglio 2022); Piero Cavagna (scomparso a 63 anni l’8 ottobre 2022) e Roberto Moggio (defunto a 96 anni il 13 novembre 2021).
Tra gli argomenti della “Strenna Trentina 2023” la nomina di Ivan Maffeis ad arcivescovo di Perugia-Città della Pieve. Ennio Lappi racconta le vicende di una famiglia di acrobati originari di Stenico e le loro esibizioni in Francia e Algeria. Uno sguardo al mega concerto di Vasco Rossi del 20 maggio a Trento sud rimanda a precedenti kermesse musicali trentine avvenute nel 1981 (i Pooh e Ray Charles allo stadio Briamasco di Trento) e nel 2009 (i “Bastard sons of Dioniso” star di X Factor). E proprio al centenario dello stadio in riva all’Adige, la “Strenna” dedica un approfondimento. Non manca di guardare alla scuola cembrana di curling, vittoriosa alle Olimpiadi invernali di Pechino (4-22 febbraio 2022), mentre Giacomo Santini ricorda gli inizi della sede Rai a Trento (1966). Completano la pubblicazione le poesie, la maggior parte in dialetto trentino, scelte da Fabrizio da Trieste.