Nella “guerra dei Walter” i conti non tornano. Dopo due giudizi di merito della magistratura del Lavoro che imponeva la riassunzione (non avvenuta) di Walter Pruner da parte del Presidente del Consiglio Provinciale di Trento, Walter Kaswalder, la Corte dei conti chiede conto allo stesso Kaswalder. E lo ha citato in giudizio “per colpa grave”. Il presidente del Consiglio Provinciale di Trento dovrà rispondere per un importo di euro 89.696,93, pari al 60% dell’originaria e provvisoria contestazione di responsabilità amministrativa, che rispondeva alla cifra totale di 149.494,89 euro. L’udienza si terrà davanti alla Sezione giurisdizionale della Corte dei Conti il 19 aprile 2023.
La notizia non è quel che si dice un fulmine a ciel sereno. Era nell’aria da tempo, da quando cioè la magistratura del Lavoro aveva sanzionato in primo e secondo grado il presidente del Consiglio provinciale di Trento, Walter Kaswalder per aver licenziato il suo collaboratore, Walter Pruner, il 2 maggio 2019.
Lo aveva messo alla porta con poche righe per dire che era “venuto meno il rapporto di fiducia alla base del contratto […] in seguito ai dissensi intervenuti in questi ultimi mesi in ordine alle modalità e ai tempi di gestione della segreteria politica della mia Presidenza e a causa dell’impossibilità di addivenire ad una comune intesa riguardo all’organizzazione di tale attività”.
Walter Pruner, assunto come segretario particolare della Presidenza del Consiglio Provinciale in data 7 dicembre 2018, aveva osato partecipare come “osservatore” al Congresso del PATT, il partito autonomista, che si era tenuto a Pergine Valsugana il 23 marzo 2019. Quello stesso partito dal quale il presidente del consiglio Provinciale di Trento, Walter Kaswalder era stato cacciato nel 2017.
Una prima sentenza del giudice Giorgio Flaim, sezione lavoro del tribunale di Trento, aveva dato ragione a Walter Pruner. Il giudizio era stato confermato in sede d’appello dalla presidente Creazzo la quale aveva sottolineato “la genericità dei motivi” addotti da Kaswalder per il licenziamento del figlio del fondatore del Partito Autonomista, Enrico Pruner. Imponendo con ciò la riassunzione e il risarcimento di Walter Pruner. Atti che il presidente Kaswalder si era ben guardato dal compiere, annunciando il ricorso alla Corte di Cassazione nella speranza di ottenere la riforma e l’annullamento dei precedenti giudizi.
L’annuncio del procedimento avviato presso la Corte dei Conti potrebbe portare alle dimissioni di Walter Kaswalder dallo scranno più alto di palazzo Trentini (la sede del Consiglio Provinciale di Trento), così come chiesto dalle opposizioni fin dal primo giudizio. E c’è già chi attende un interessamento della stessa Corte dei Conti in merito alle spese (oltre sei milioni di euro) sostenute dalla Provincia di Trento per il concerto di Vasco Rossi del maggio scorso.
Così come non è escluso che la stessa Corte possa ravvisare un danno patrimoniale pure nella rimozione da responsabile della polizia amministrativa del dott. Marzio Maccani. Il dirigente ha subito (e non accettato) il cambio di mansioni per non aver avallato le misure di sicurezza predisposte per il medesimo concerto che ha visto la partecipazione di 120 mila spettatori.
Anche in questo caso si è avuto un primo pronunciamento del giudice del Lavoro favorevole al dott. Maccani e di censura della Giunta Provinciale. Il giudizio di secondo grado è ancora pendente.