I bambini e la guerra. L’Ucraina e il resto del mondo. Mentre i genitori si prodigano con iniziative di concreta solidarietà, ai bambini non resta che recitare una preghiera laica. La poesia scritta da un grande educatore del Novecento, Giovanni Francesco Rodari (1920-1980), pedagogista e scrittore, poeta e giornalista, autore di molti titoli di letteratura per l’infanzia. Alle 11 dell’8 marzo, in tutte le scuole del Trentino un flash mob, un’autoconvocazione, per recitare, tutti insieme, la filastrocca di Gianni Rodari “La luna di Kiev”. Si tratta di una poesia che sottende un appello alla solidarietà tra gli umani. Fa parte della raccolta “Filastrocche in cielo e terra” (Einaudi, 1960). Da qualunque parte la si guardi, la luna è sempre la stessa poiché si vive e si muore, tutti, sotto lo stesso cielo.
La luna di Kiev
Chissà se la luna/ di Kiev/ è bella/ come la luna di Roma,/ chissà se è la stessa/ o soltanto sua sorella…/“Ma son sempre quella!/– la luna protesta –/non sono mica/un berretto da notte/ sulla tua testa!Viaggiando quassù/faccio lume a tutti quanti,/dall’India al Perù,/dal Tevere al Mar Morto,/ e i miei raggi viaggiano/senza passaporto”.