Quando un uomo o una donna salgono la scala sociale e diventano “qualcuno”, e questo accade soprattutto nel mondo della politica, oltre ad attorniarsi di “yes men, o “yes women” di uomini e donne servili e accomodanti, gli “eletti” vengono graziosamente dotati pure di un “ghostwriter”. Termine inglese che significa “scrittore fantasma”. Questi è un autore pagato per scrivere i discorsi e gli interventi sui giornali dell’uomo politico o del dirigente industriale. Un tempo erano gli analfabeti che pagavano uno scrivano perché provvedesse in loro nome a stendere una lettera alla fidanzata. “Mia cara…” e via con frasi sdolcinate. Se poi lo scrivano modificava in corso d’opera il testo lo spasimante-analfabeta non lo poteva sapere. Proprio perché, oltre a non scrivere, non era neppure in grado di leggere.
La premessa è indispensabile perché, nell’edizione di giovedì 23 settembre 2021, il giornale l’Adige ha pubblicato un intervento in prima pagina del vicepresidente del consiglio regionale del Trentino-Alto Adige, Roberto Paccher. Titolo perentorio: “Ormai il Festival era un disco rotto”. E subito, il ghostwriter del già presidente del consiglio Regionale (oggi vice solo per la rotazione di metà legislatura) esprime lo stupore del committente: “Non riesco a comprendere perché abbia creato tanto clamore e polemiche la decisione di Fugatti di cambiare l’organizzatore del festival dell’Economia. Perché tutta questa polemica sulla decisione della giunta provinciale di togliere l’organizzazione dell’evento a Laterza e Boeri?”
E il ghostwriter fa dire a Paccher: “Permettetemi di dire che dopo 16 anni il format proposto non era più al passo con i tempi, sempre più distante dalla gente e poco considerato soprattutto dai giovani”.
Opinione legittima, ma un’opinione visto che non porta prove. Più avanti lo scrittore fantasma che ha preso il posto del vicepresidente, cala l’asso di picche: “La storia ci insegna che le promesse in campagna elettorale non sempre si trasformano in realtà”. Come dire: noi lo avevamo promesso prima delle elezioni e adesso trasformiamo le promesse in realtà. Boeri e Laterza, invece, dopo le prime edizioni del festival non hanno saputo far di meglio. O forse sì, anzi no, cioè loro hanno fatto per sedici anni un festival dell’economia ripetitivo, persino provincialotto perché il ghostwriter che ha prestato il suo pensiero al vicepresidente della Regione fa dire a Paccher che “l’attenzione della manifestazione negli ultimi anni difficilmente ha superato i confini provinciali”. L’anno scorso nemmeno quelli comunali, visto che il Festival non si è tenuto causa Covid. Ma è nella seconda parte dell’intervento sul giornale che il Ghostwriter dà il meglio, quando si lancia in un inno alla nuova cordata che porterà sulla vetta della visibilità extraregionale il Festival dell’economia. Il Sole dell’avvenire splenderà ben oltre le 72 ore di durata della manifestazione. “Quindi stiamo parlando di un gruppo editoriale capace di creare un progetto, proporlo al grande pubblico e diffonderlo nel panorama mediatico nazionale e internazionale”.
Trattandosi di un giornale, prestigioso anzichenò, siamo sicuri che gli altri quotidiani copriranno la tre-giorni trentina con il dovuto risalto? Per ora, oltre ai fantasmi che prestano la penna si vedono solo ombre cinesi. Magari, chissà, quando saranno resi noti i programmi e gli interventi si potranno sparare i mortaretti. Nel frattempo, il vicepresidente del Consiglio regionale bacchetta le mani a 360 gradi. “Chi critica questa decisione o non sa di cosa parla o mente sapendo di mentire al solo scopo di criticare la giunta Fugatti, reo forse [Fugatti, si suppone] di aver puntato in alto superando un format per qualcuno di comodo, ma che ormai non destava più interesse tra i Trentini”.
Così parlò il vicepresidente del consiglio regionale Roberto Paccher. O, in sua vece, lo scrittore fantasma. Nel qual caso provveda a metterlo alla porta perché, francamente, abbiamo letto di meglio. E sennò, visto che c’è, perché non suggerisce al suo collega di Lega, Fugatti, di organizzare, oltre al concerto di Vasco Rossi, anche un festival di buona scrittura. Creda a noi, ce n’è veramente bisogno. Soprattutto fra i giornalisti che osano criticare senza economia (di parole): mentitori spudorati, incapaci e frustrati. Anche perché i criticoni non hanno un ghostwriter che scrive loro gli articoli. E si vede.Ps. Il vicepresidente Roberto Paccher, assicuratore prestato alla politica, già presidente dell’associazione cacciatori capannisti, già consigliere e assessore del comune di Novaledo, compie gli anni (56) lunedì 27 settembre. Pertanto, tanti auguri.