Presso la sede della Sosat, a Trento, sono stati presentati i due volumi che rievocano il centenario del sodalizio degli appassionati della montagna.
All’inizio del 2021, la Sosat (Sezione operaia della Società degli alpinisti tridentini) ha compiuto il secolo di vita. La pandemia ha impedito la festa con l’assemblea rievocativa. Ma i 100 anni dell’associazione che ha portato i ceti popolari del Trentino a frequentare la montagna, costituiscono lo spunto per ripercorrere una lunga ascensione. Già da tempo, il direttivo sosatino aveva deciso di affidare alle pagine di due volumi il racconto di un secolo di attività. Il progetto dell’opera è stato curato da Andrea Zanotti, presidente del Coro della Sosat il quale si è valso della collaborazione di soci e amici. Covid-19 ha rallentato tutto e si è portato via anche qualche protagonista di questo lungo racconto condensato nei volumi: Il Secolo della Sosat. Alpinismo e passione. Un patrimonio per il Trentino. I due libri sono: “Nascita di un’idea” il primo volume, in quattro capitoli di 160 pagine: “Unirsi per la cima”; “La Sosat dalla fondazione alla liberazione 1921-1945”; “La colonna sonora della Sosat e del Trentino: il Coro”; “Sosat la sezione operaia”.
“Non solo in cima” è il titolo del secondo volume di cinque capitoli per 240 pagine: “La montagna conquistata”; “Pionieri sul Bondone”; “Una Rete che coinvolge”; “Sosat e il suo Coro”; Emozioni e Pensiero”. Il secondo volume ha un’appendice: “La Montagna in cifre”.
Nei due volumi sono condensate vicende che appartengono alla storia dell’alpinismo già prima del 7 gennaio 1921; storie di vita sociale, degli uomini con le loro emozioni, le loro passioni, le loro idee. In un secolo la Sosat è stata protagonista e un punto di riferimento non solo per il mondo dell’alpinismo trentino. Andare sulle vette, per le donne e gli uomini della Sosat ha significato la ripresa dopo la Prima Guerra Mondiale unita alla voglia di conoscere la montagna. In Sosat si sono sempre “studiati” gli aspetti scientifici: flora, fauna, micologia, geologia, glaciologia, clima, storia dell’alpinismo. In tal senso si può parlare di una “scuola sosatina”, quella delle gite sociali in alta montagna, alla quale sono cresciuti donne e uomini e grandi alpinisti. Con le loro ascensioni hanno scritto pagine di rilievo nella storia dell’alpinismo.
La Sosat ha sede nel palazzo Bortolazzi, recente lascito di Marina Larcher Fogazzaro. I due volumi, editi da Saturnia per conto della Sosat, propongono gli scritti di: Sandra Tafner, Toni Cembran, Franco de Battaglia, Maurizio Cau, Mirko Saltori, Andrea Zanotti e le immagini di Lucio Tonina. Il coordinamento editoriale è stato curato da Ugo Merlo.