In questi giorni cade un anno dal concertone che portò a Trento 120 mila appassionati del principe del Rock italiano. Nel maggio 2022 per far planare l’elicottero del Blasco sull’area di San Vincenzo, a Trento sud, la Provincia autonoma di Trento ha speso oltre 6 milioni di euro. Il presidente della Provincia, Fugatti, ha allontanato dal suo posto di dirigente della sicurezza, Marzio Maccani, restituito alla sua mansione-missione da varie sentenze della magistratura del lavoro. Una decisione spericolata, un braccio di ferro foriero di guai. Sul futuro dei 25 ettari di Music Arena è sceso il silenzio mentre il comune di Trento vorrebbe trasformare l’area in un centro polivalente di servizi per lo sport. E pure per la musica (a decibel contenuti). Intanto su quell’area è tornato a ballare il Golem. Ecco la sua riflessione:
L’anniversario del niente. È passato un anno esatto dal concertone del Vasco nazionale, tanto amato dal Fugatti provinciale. Trento da cuore del rock italico è tornata alla quiete della provincia alpina. Forse un po’ frastornata dal bramito incolpevole degli orsi. Adesso, quell’evento di enorme portata massmediatica e che doveva rappresentare la svolta del futuro, è finito in un armadio, subito sopra lo scaffale della PIRUBI e quello della gestione provinciale dei grandi carnivori, della sanità del territorio e di tutte le altre inconsistenti straordinarietà che il leghismo di governo ci ha rifilato in questi anni.
Qualcuno ricorda? Forse no. Troppe cose da spiegare.
Eppure quel concerto rappresentava l’inaugurazione della “Trentino Music Arena” ed ha invece certificato solo l’esistenza di 25 ettari di pura e inconcludente propaganda elettorale.
Promesse, annunci, dichiarazioni e poi concorsi, manifestazioni di interesse e bandi, puntualmente andati deserti, per ritrovarci oggi con un triste ed imbarazzante panorama piatto, la cui massima aspirazione sarà forse l’ospitalità di una copia “alla buona” dell’“Oktoberfest” bavarese. E i nostri soldi? Chissenefrega! L’importante è che Fugatti si sia divertito. Come Nerone, mentre Roma brucia.
Il Golem