Sono passati quarant’anni, siamo all’edizione n. 41 e, probabilmente, sarà anche l’ultima. In formato cartaceo, almeno. Perché, spiega il curatore e coeditore Luciano Happacher, “ogni anno che passa risulta sempre più difficile trovare porte aperte nelle amministrazioni comunali. Se la maggior parte dei comuni collabora all’aggiornamento dei dati e delle informazioni con le quali si nutre e si sviluppa l’Annuario Trentino, altre amministrazioni hanno alzato sbarramenti invalicabili”. Il cronista conferma. Con la scusa della privacy e pure con l’alibi dell’accorpamento amministrativo dei comuni, se chiedi un dato ti rispondono che non si può per via della privacy; se vuoi parlare con l’anagrafe ti dicono che quel giorno l’impiegato/a è in altra sede. Passi per un giornalista che vuol magari scrivere un articolo corredato di qualche informazione in più. Ne farà a meno. Ma per il curatore di una summa di quelle stesse informazioni, di un volume che è diventato negli anni la “Bibbia politico-amministrativa” del Trentino, per chi cerca indicazioni, numeri di telefono, dati elettorali, composizione del consiglio comunale, biblioteche o gruppi di pubblico interesse, quei dinieghi sono un attentato alla completezza. Ecco perché Luciano Happacher getta la spugna. Settant’anni, laurea in filosofia, dieci anni alla Rai come programmista-regista, dieci anni alla Sirio Film, dieci anni come filmaker, dieci con una casa propria editrice e video. Un curriculum di tutto rispetto che ha trasfuso per anni nell’edizione dell’Annuario Trentino. Strumento indispensabile per chi fa informazione, per coloro i quali siedono nelle amministrazioni pubbliche, per l’appassionato del territorio e delle sue istituzioni. Non è un romanzo, non è un giallo perché la copertina è arancione, è un volume di 650 pagine, una pubblicazione fondamentale per la cultura trentina.
“Ultima edizione cartacea, forse il prossimo anno proveremo con un’edizione on line. Su questa riconversione abbiamo avuto pressanti richieste – spiega Happacher – anche se non sono convinto che sia la soluzione migliore”.
L’Annuario contiene centinaia di migliaia di nomi, indirizzi, numeri telefonici, composizione delle Comunità territoriali di Valle, dei consigli comunali, enti, associazioni, indirizzi di uffici pubblici e di interesse generale. È suddiviso in grandi temi: Istituzioni, Società, Territorio. Si parte dalla Provincia, seguono: la Regione, lo Stato, l’Europa. Quanto alla sezione “Società”, lo sviluppo è in ordine alfabetico. Da Accademia della Montagna a Villa S. Ignazio, con dentro: artigianato, commercio, cultura, fondazioni, giornali, informazione radio e TV, sanità, teatro, trasporti, turismo e Università. Il territorio propone una mappa delle comunità di valle, il Dizionario dei comuni e delle comunità abitate (solo questo vale il prezzo del volume, 33 euro, immutato dal 2008).
Per ognuno dei comuni, oltre al consiglio e al numero degli abitanti (aggiornato, dove possibile, a metà novembre 2020) è proposto l’elenco, con e-mail, recapiti e altro, di tutte le associazioni culturali, ricreative, sportive e del volontariato di quel territorio. Vi si aggiungono: la cultura, l’economia, i servizi. Sono schede che danno il senso della complessità e della vivacità della comunità trentina.
L’ultimo Annuario Trentino in formato cartaceo esce alla fine di un anno contrassegnato da una pandemia che non pare aver ancora fine e che è richiamata nella presentazione del volume affidata al presidente della Provincia, Fugatti. Il quale ricorda ai lettori che “Covid-19 si è manifestato dopo un’altra grande prova a cui eravamo stati sottoposti, solo due anni fa, all’inizio della mia Presidenza: la tempesta Vaia”.Se la piantumazione degli abeti sradicati da Vaia è già in essere, lo sradicamento di Covid-19 deve ancora cominciare. L’anno che verrà, cantava Lucio Dalla: “L’anno vecchio è finito, ormai, ma qualcosa ancora qui non va. Si esce poco la sera, compreso quando è festa. E c’è chi ha messo dei sacchi di sabbia vicino alla finestra […] Ma la televisione ha detto che il nuovo anno/ porterà una trasformazione/ e tutti quanti la stiamo già aspettando […] L’anno che sta arrivando tra un anno passerà/ Io mi sto preparando, è questa la novità”.